Auto elettrica, moto elettrica, monopattino elettrico. Il modo di muoversi sta subendo una radicale trasformazione trainata principalmente dalla ri-scoperta del motore elettrico, che alimentato da batterie sufficientemente capienti, può ora rivaleggiare con i più rodati motori diesel e benzina. Rimane però ancora un nodo da sciogliere: per percorrere in tranquillità e sicurezza le strade della Penisola è necessario un numero maggiore di punti di ricarica. Già, perché la rete non è ancora sviluppata a sufficienza, né tanto meno paragonabile a quella dei tradizionali distributori di benzina.
MAI SENZA COLONNINE. Da quanto emerge dalle ultime ricerche di mercato è ancora la paura di “restare a piedi” o di impiegare delle ore per ricaricare la batteria il vero freno al boom delle vendite di auto elettriche. L’elevato costo delle batterie invece non spaventa particolarmente i potenziali acquirenti poiché agevolazioni, incentivi e finanziamenti aiutano ad assorbire il loro costo nel tempo. Quindi, se si desidera veramente che l’auto elettrica diventi un’alternativa ai modelli a propulsione tradizionale, allora diventa fondamentale lo sviluppo di una rete di ricarica capillare, dotata di sistemi di ricarica ultra-rapida che permettono di “fare il pieno” in pochi minuti.
VELOCITÀ DI RICARICA. I tempi di ricarica sono una variabile fondamentale per garantire un adeguato servizio di mobilità. Non è pensabile infatti che la sosta per la ricaricare l’auto possa durare più di qualche decina di minuti, soprattutto se si considera che non sempre si può essere il primo della coda per il rifornimento. Non tutte le colonnine però devono necessariamente essere super performanti. Ad oggi esistono sul mercato tre diversi tipi di tecnologie con diverse prestazioni di ricarica, ciascuna adatta ad uno specifico utilizzo.
Le meno potenti completano la carica del veicolo in tempi compresi tra le 8 e le 10 ore e sono pensate per l’installazione domestica, compatibile quindi con i contatori installati nelle case italiane. Le colonnine a ricarica rapida hanno invece prestazioni decisamente migliori, completano la ricarica in un tempo compreso tra i 30 e i 60 minuti e sono particolarmente adatte all’installazione presso esercizi commerciali e centri storici, in cui normalmente la sosta del conducente ha tempi compatibili con quelli della ricarica. Infine, ci sono le colonnine a ricarica ultra-rapida, che impiegano circa 10 minuti per un pieno. Sono quanto di meglio possa oggi offrire la tecnologia e sono pensate per l’installazione al di fuori dei percorsi cittadini, per permettere spostamenti con un più lungo chilometraggio.
ITALIA. Ma qual è la situazione italiana? Gli ultimi dati diffusi parlano di 8.200 colonnine liberamente accessibili, di cui 3.500 installate su suolo pubblico (piazze, strade e parcheggi) mentre le altre si trovano in prossimità di esercizi commerciali o strutture ricettive. Il numero di colonnine private si aggira attorno alle 12 mila unità. Sono buoni numeri se paragonati al resto d’Europa, ma sono ancora insufficienti soprattutto se si osserva la concentrazione delle installazioni: il 70% delle colonnine si trova all’interno dei centri cittadini, il 25% nelle zone commerciali prossime alla città, mentre soltanto il 5% è situato lungo percorsi extra urbani. Nei centri cittadini quindi la situazione è decisamente migliore e l’utilizzo della mobilità elettrica è diventato sempre più l’alternativa smart ai combustibili. Però per completare la transizione è necessaria una ulteriore diffusione delle colonnine di ricarica, poiché per i veicoli alimentati esclusivamente ad energia elettrica uscire dai centri delle città è ancora difficoltoso.
ABACO ENERGIA È SMART. Già da tempo la proposta commerciale di Abaco Energia comprende soluzioni tecniche di mobilità elettrica, registrando diverse installazioni presso i propri clienti, sia tra i domestici che tra gli esercizi commerciali. Vuoi saperne di più? Scrivici a
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